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Social Media & Online Reputation, questi i due elementi alla base della strategia 2.0 per chi deve ricercare un lavoro. Questo è ciò che esprime la nuova ricerca Adecco Work Trend Study, svolta in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano condotta al fine di indagare più a fondo su social recruiting, digital reputation e, per la prima volta, su smart working.
La ricerca è stata condotta a livello internazionale con partecipazione di 26 paesi diversi (mondo), ed in Italia ha registrato la partecipazione di 2.742 candidati e 143 recruiter.
In base ai risultati, è possibile mettere in evidenza questi tre aspetti:
1- Ricerche online
Sia le ricerche di lavoro da parte degli utenti che di profili professionali da parte delle aziende si stanno spostando sempre più online (80% per i candidati e 64% per i recruiter), il Social Recruiting (vedi ricerca) sta infatti assumendo un ruolo sempre più determinante. Un trend in linea con l'aumento registrato dallo stesso LinkedIn.
Sia le ricerche di lavoro da parte degli utenti che di profili professionali da parte delle aziende si stanno spostando sempre più online (80% per i candidati e 64% per i recruiter), il Social Recruiting (vedi ricerca) sta infatti assumendo un ruolo sempre più determinante. Un trend in linea con l'aumento registrato dallo stesso LinkedIn.
2- Canale principale: LinkedIn
Già da alcuni anni, gli addetti ai lavori avevano già iniziato a riconoscere in LinkedIn lo strumento ideale riguardo al "lavoro professionale", indicandolo come il Curriculum Vitae del futuro. Dalla ricerca Adecco, LinkedIn è risultato il canale più sfruttato sia dai professionisti HR che dai candidati, anche se Facebook viene spesso utilizzato da recruiter e datori di lavoro per "farsi un'idea extra lavorativa" del candidato.
3- Profili IT, Marketing, Ricerca e Sviluppo
I profili maggiormente ricercati attraverso la modalità web risultato quelli relativi ai settori IT, Marketing, Ricerca e Sviluppo.
I profili maggiormente ricercati attraverso la modalità web risultato quelli relativi ai settori IT, Marketing, Ricerca e Sviluppo.
Secondo lo studio, quindi, si utilizzano i Social Media per colmare un "gap" tra domanda e offerta (mondo del lavoro). Il web, si rivela utile perché è: immediato, sempre aggiornato e diretto (non prevede intermediari).
Leggi il Report Adecco in Pdf >
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L’incremento più cospicuo è stato registrato a livello dei "recruiter", perché solo 1 anno fa la percentuale di utilizzo era al 19%, quest'anno è al 64% e la previsione per il prossimo parla del 71%.
Dalla ricerca, esce in modo considerevole anche un 4° aspetto, da sommare ai tre punti elencati sopra:
4- Online Reputation
Se un candidato vuol aumentare le probabilità di essere preso in considerazione dalle aziende a cui fa richiesta ed invia il proprio CV, l'elemento che si rivela determinante è la cosiddetta Online Reputation (reputazione sul web).
1 recruiter su 3 esclude dei profili in base a ciò che scopre dai Social, nello specifico ad esempio per la pubblicazione di contenuti, video o foto non del tutto conformi ad un professionista. I dati sono chiari: il 35% dei recruiter quest'anno rispetto al 25,5% dello scorso anno e al 12% del 2013).
Guarda l'infografica con i dati dello studio: Adecco Work Trends Study
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